Walter Pugliesi

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Ricordo ancora il mio primo match.

È stato tutta rabbia.

Non c’era tecnica, nella gabbia.

Non quel giorno.

Non ancora.

C’erano soltanto anni e anni di rabbia accumulata.

Di parole dette e di parole non dette, sempre al momento sbagliato.

Anni passati a cercare una luce, per illuminarmi il cuore e per trovare il coraggio di guardare quello che ci nascondevo dentro.

Quello che ci nascondevo da una vita.

Walter Pugliesi

La vita ti mette sempre di fronte a delle situazioni, tu non puoi impedirle di fare il suo mestiere.

E quando è successo a me, quando sono arrivato in fondo al pozzo più oscuro, solo allora ho finalmente riconosciuto un bisogno profondo di forza.

Volevo più forza di quella che ero riuscito ad avere fin lì.

Volevo essere più forte di quello che ero stato.

Forza.

Forse per questo ho scelto la MMA.

Walter Pugliesi

Sono stato il ragazzo timido.

Quello che si è nascosto dietro le scelte sbagliate.

Quello che anestetizzava le mancanze nelle dipendenze.

Quello che ha distrutto la propria anima e il proprio spirito.

Un silenzio alla volta.

Una fuga alla volta.

Un piccolo-grande dolore alla volta.

Eppure, in palestra, in quella prima palestra, io sono rinato.

Un mondo dove cento volte muoio.

E dove cento volte rinasco.

Più grosso e più duro, fuori.

Più vicino alla verità, dentro.

Rinasco, nel sudore, nella fatica, in quella sensazione cruda sensazione di aver davvero imparato cosa significhi avere uno scopo.

Walter Pugliesi

Io lo so di essere perfetto, per le vostre copertine.

Lo so di rappresentare lo stereotipo dei vostri racconti dolorosi.

Quelli di sangue e redenzione.

Quelli di inchiostro e di paura.

Quelli che attirano lo sguardo e fanno vendere i giornali.

Quelli che mettono un recinto intorno alla pura e semplice verità.

Il dolore degli altri è un titolo facile.

E rende molto più del successo, o della pura e semplice felicità.

Walter Pugliesi

Una promessa è una promessa.

Ci sono cose del passato che non posso raccontare, anche se questa sarebbe senza dubbio una storia avvincente.

Anche se in tanti ci salterebbero sopra come un cane sull’osso da spolpare.

Col tempo, ho imparato che niente è mai davvero alle spalle.

Che i problemi non sono ostacoli da superare.

Sono cicatrici che ti restano addosso per tutta la tua esistenza.

A volte prudono, anche se la ferita è guarita ormai da tanto.

Altre volte invece ti ricordi di averle soltanto perché qualcuno ti passa vicino, la nota e la indica agli altri col dito.

Magari sottovoce, coprendosi la bocca.

Perché sono solo i segni degli altri ad essere scandalosi.

Walter Pugliesi

Ma le cicatrici vanno abbracciate, sono parte della nostra identità.

Sono il graffio di dio sulla custodia della mia coscienza.

La mia vita non è diversa da quella degli altri.

È soltanto molto, ma molto più lunga.

Perché ogni rinascita conta come mille giorni, e mille giorni contano come un inizio sempre nuovo.

Un nuovo “primo capitolo” in cui il passato può essere un ricordo lontano oppure un tatuaggio di fuoco.

E dove il mio futuro, invece, è la luce che illumina il cammino.

La speranza.

L’obiettivo.

La promessa di serenità di un mare piatto e senza onde, in cui poter nuotare e dove potermi specchiare nello stesso, medesimo istante.

Walter Pugliesi

Nell’equilibrio tra la notte e il giorno, l’oscurità non è mai riuscita ad inghiottire tutto quanto. Neppure nelle momenti più difficili.

mai ci riuscirà.

Durante l’adolescenza ho intravisto ed esplorato i confini più remoti, ma niente, neppure la solitudine, è riuscito a cancellare i pensieri felici che mi hanno ancorato a questo mondo.

Come le vacanze al mare con i nonni materni.

Quelle estati a Pietra Ligure, dove giocavo a fare il bimbo grande, e dove ricevevo più amore di quanto fossi pronto ad accettare.

Il bisogno di amare e quello di essere amati possono essere un difetto.

Oppure il centro dell’intero universo.

Dipende da te.

Walter Pugliesi

Dal motivo per cui stai entrando nella gabbia.

Per chi stai vivendo.

Io so cosa significa combattere davvero per qualcosa.

So cosa significa perderlo.

So cosa significa sentirsi una nullità.

Ma so anche cosa vuol dire costruire un miracolo.

E farlo da zero, giorno per giorno.

È un processo unico.

Un processo lungo.

Una ricerca in cui sono diventato adulto, in cui sono diventato padre, e che mi permette oggi, di guardare lo specchio e vedere dentro me stesso.
Oltre me stesso.

Fino a me stesso.

Il sogno di un incontro, anche uno solo, nel posto più importante che ci sia.

E poi tutto il resto della vita.

Della mia vita.

Cicatrici, speranze, amore, luce e tutto il resto.

Walter Pugliesi / Contributor

Walter Pugliesi